La perdita di capelli è un problema che accomuna moltissime persone e che, spesso, genera preoccupazione e insicurezza. Se è vero che colpisce in misura maggiore gli uomini, anche molte donne si trovano a fare i conti con capelli che rimangono sulla spazzola o cadono in modo evidente durante la doccia. Le cause possono essere numerose: dallo stress all’alimentazione scorretta, fino ai cambiamenti ormonali o alle variazioni stagionali.
In alcuni casi la caduta può essere un fenomeno temporaneo e fisiologico, in altri invece nasconde condizioni che richiedono attenzione e cura mirata. Per questo è importante saper riconoscere i segnali, individuare le possibili cause e scegliere i rimedi più adatti per proteggere la salute della propria chioma. E vedremo tutto questo nell’articolo che segue.
Quali sono le cause principali della perdita di capelli?
La perdita di capelli è un fenomeno complesso e multifattoriale, che può dipendere da condizioni temporanee o da patologie più serie. Non sempre si tratta di calvizie permanente, in molti casi la caduta è transitoria e i capelli possono ricrescere spontaneamente, ma è fondamentale comprendere le cause per agire con i giusti rimedi. Tra i fattori più comuni che portano alla perdita dei capelli troviamo:
- Stress e affaticamento: situazioni di forte stress fisico o psicologico possono alterare il ciclo di crescita del capello, portando a una caduta diffusa. Anche uno shock emotivo può impattare nella perdita dei capelli.
- Squilibri ormonali: nelle donne, ad esempio, cambiamenti legati a gravidanza, post-parto e menopausa, possono incidere sulla salute dei capelli.
- Carenze nutrizionali: deficit di ferro, zinco, vitamine del gruppo B, vitamina D, proteine e acidi grassi essenziali compromettono la formazione del fusto del capello.
- Farmaci: chemioterapici, anticoagulanti, antidepressivi e alcuni farmaci per la pressione possono indurre caduta temporanea o diffusa.
- Fattori stagionali: in autunno e primavera è normale osservare una caduta più abbondante, legata al naturale turnover dei capelli nel cambio stagione.
- Agenti esterni: inquinamento, esposizione solare prolungata, trattamenti chimici frequenti (tinte, permanenti), uso eccessivo di phon e piastre a temperature elevate, uso eccessivo di elastici per capelli o l’uso prolungato del casco (ad esempio, per chi lo usa per lavoro).
- Infezioni e parassiti: micosi del cuoio capelluto, dermatite seborroica, forfora grave o la presenza di pidocchi possono indebolire il follicolo e causare caduta.
- Ereditarietà: la predisposizione genetica gioca un ruolo determinante, specialmente nei casi di alopecia androgenetica.
- Invecchiamento naturale: con l’avanzare dell’età, i follicoli piliferi riducono gradualmente la loro attività, con conseguente diradamento.
- Malattie: esistono condizioni patologiche che provocano la perdita dei capelli. Le vediamo più nello specifico nel paragrafo sottostante.

Quali malattie provocano la caduta dei capelli?
Alcune condizioni patologiche sono strettamente correlate alla perdita di capelli, vediamone alcune delle più comuni:
- Alopecia androgenetica: è la forma più comune di caduta permanente, nota anche come “calvizie ereditaria”. Colpisce prevalentemente gli uomini dopo la pubertà, con un diradamento progressivo su tempie e sommità del capo, ma può manifestarsi anche nelle donne, soprattutto in menopausa.
- Alopecia areata: malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca i follicoli piliferi, causando caduta a chiazze sul cuoio capelluto e, talvolta, perdita totale di capelli e peli del corpo. Può colpire uomini, donne e bambini, ed è associata a patologie come tiroiditi, vitiligine e artrite reumatoide.
- Telogen effluvium: caduta improvvisa e diffusa, spesso innescata da eventi traumatici, interventi chirurgici, febbre alta, convalescenze o gravi carenze nutrizionali. In genere è reversibile.
- Tricotillomania: disturbo psicologico che porta la persona a strapparsi compulsivamente i capelli, con conseguente diradamento in aree circoscritte.
- Malattie sistemiche: lupus eritematoso, psoriasi, colite ulcerosa e altre malattie autoimmuni possono avere come sintomo secondario la perdita di capelli.
- Disturbi della tiroide: sia l’ipotiroidismo che l’ipertiroidismo possono alterare il ciclo di crescita del capello e portare a diradamento diffuso.
- Infezioni del cuoio capelluto: ad esempio la tinea capitis (micosi) o altre infezioni batteriche che danneggiano il follicolo.
- Cuoio capelluto ipersensibile o dermatiti croniche: la dermatite seborroica o la psoriasi possono contribuire a perdita temporanea di capelli a causa di infiammazione e squilibrio cutaneo.
Quanti capelli si perdono in media ad ogni lavaggio?
La perdita di capelli è un fenomeno fisiologico che rientra nel normale ciclo di crescita del capello. Ogni follicolo, infatti, attraversa fasi di crescita (anagen), transizione (catagen) e caduta (telogen), e la caduta giornaliera fa parte di questo processo naturale. In condizioni normali:
- Si perdono circa 50-100 capelli al giorno;
- Durante il lavaggio o la spazzolatura, la caduta può sembrare maggiore perché i capelli che si trovavano già in fase telogen vengono rimossi in blocco.
Una caduta compresa entro questi valori è considerata fisiologica e non deve destare preoccupazioni. Solo quando il numero di capelli persi aumenta sensibilmente o persistono zone di diradamento visibile, può essere il segnale di una condizione sottostante da valutare con un dermatologo o tricologo.
Quando la perdita di capelli può essere definita eccessiva?
Trovare alcuni capelli sul cuscino, nella doccia o sulla spazzola, non è motivo di allarme. La perdita di capelli può invece essere considerata eccessiva quando:
- La quantità giornaliera supera di molto i 100 capelli;
- Si notano zone di diradamento o chiazze prive di capelli;
- La densità della chioma appare progressivamente ridotta;
- Il cuoio capelluto diventa visibile in modo anomalo.
In questi casi, potrebbe esserci una condizione sottostante che richiede attenzione, come squilibri ormonali, carenze nutrizionali, disturbi autoimmuni o altre patologie dermatologiche. Quando rivolgersi a un medico o dermatologo? È consigliabile consultare uno specialista quando:
- La perdita è improvvisa e intensa;
- Si accompagna a prurito, dolore, arrossamento o desquamazione del cuoio capelluto;
- Si hanno casi di calvizie in famiglia e si nota un diradamento precoce;
- Si sospettano carenze vitaminiche o problemi di salute generale (tiroide, anemia, ecc.).
Un dermatologo può eseguire esami mirati (come il tricogramma o l’analisi del cuoio capelluto) e prescrivere terapie specifiche, che vanno dal supporto vitaminico a trattamenti farmacologici o topici, fino a soluzioni più avanzate come la terapia PRP.
Cosa manca all’organismo quando si perdono tanti capelli?
La salute dei capelli è strettamente collegata allo stato nutrizionale dell’organismo. Quando la caduta diventa eccessiva, una delle prime cause da considerare è la carenza di nutrienti essenziali. Il capello, infatti, è costituito in gran parte da cheratina, una proteina che necessita di un adeguato apporto di amminoacidi, vitamine e minerali per rigenerarsi.Tra i principali nutrienti che, se carenti, possono favorire la caduta dei capelli troviamo:
- Ferro: fondamentale per il trasporto dell’ossigeno ai follicoli piliferi. Una sua carenza, frequente soprattutto nelle donne in età fertile, può provocare un indebolimento del fusto e caduta diffusa.
- Vitamine del gruppo B (in particolare biotina, B6 e B12): sostengono il metabolismo cellulare e la produzione di cheratina. La biotina (B7) è spesso associata alla salute di capelli e unghie.
- Vitamina D: coinvolta nella regolazione del ciclo follicolare. Livelli bassi di vitamina D sono stati collegati a forme di alopecia.
- Zinco: regola la produzione di sebo e sostiene la rigenerazione cellulare. Una sua carenza può causare capelli fragili e caduta eccessiva.
- Acidi grassi essenziali (Omega-3 e Omega-6): contribuiscono all’idratazione e alla flessibilità del fusto, oltre a contrastare l’infiammazione del cuoio capelluto.
- Proteine: essendo i capelli composti per circa il 95% da cheratina, una dieta povera di proteine può compromettere la resistenza e la crescita del capello.
Per questo motivo, una dieta equilibrata e varia è il primo passo per prevenire e contrastare la perdita di capelli. Integrare fonti di ferro (legumi, carne rossa magra, spinaci), vitamina D (pesce azzurro, uova, esposizione al sole), acidi grassi essenziali (olio di semi di lino, noci, salmone) e alimenti ricchi di proteine può fare una grande differenza.

Perdita di capelli e cambio stagione
Molte persone notano che la perdita di capelli aumenta nei periodi di transizione stagionale, in particolare in autunno e in primavera. Questo fenomeno, conosciuto come caduta stagionale, è del tutto fisiologico e si collega al naturale ciclo di vita del capello. Durante il cambio di stagione, infatti:
- I follicoli piliferi entrano più frequentemente nella fase telogen (fase di riposo), determinando una maggiore caduta;
- Fattori ambientali come variazioni di temperatura, umidità, esposizione solare e stress ossidativo possono indebolire la fibra capillare;
- Il sistema immunitario e ormonale subisce piccoli assestamenti che si riflettono anche sulla salute della chioma.
La buona notizia è che la perdita di capelli legata al cambio stagione è temporanea e nella maggior parte dei casi i capelli ricrescono in modo naturale entro poche settimane o mesi. Tuttavia, se la caduta persiste oltre i due-tre mesi o appare eccessiva, è sempre consigliato rivolgersi a un dermatologo per escludere altre cause.
Rimedi per prevenire la perdita di capelli
La perdita di capelli può essere contrastata anche attraverso rimedi che agiscono in modo delicato sul cuoio capelluto e sul fusto, rafforzandoli senza ricorrere subito a trattamenti farmacologici. Non si tratta di soluzioni miracolose, ma di pratiche utili a prevenire l’indebolimento dei capelli e favorire un ambiente sano per la crescita.
- Olio di rosmarino: diversi studi hanno evidenziato che l’olio essenziale di rosmarino può stimolare la crescita dei capelli, con un’efficacia comparabile al minoxidil nelle forme lievi di alopecia androgenetica.
- Dieta equilibrata: la nutrizione è fondamentale. Integrare alimenti ricchi di ferro (legumi, carne magra), zinco (noci, semi), omega-3 (pesce azzurro, semi di lino), vitamine del gruppo B e biotina aiuta a sostenere la salute dei follicoli piliferi.
- Integratori specifici: in caso di carenze, il medico può consigliare supplementi mirati per rafforzare il fusto.
- Trattamenti cosmetici delicati: scegli sempre shampoo e lozioni rinforzanti, che migliorano la microcircolazione e mantengono il cuoio capelluto in equilibrio.
- Massaggi al cuoio capelluto: i massaggi stimolano la microcircolazione e migliorano l’apporto di nutrienti ai follicoli.
- Evitare stress meccanici: ridurre l’uso di piastre e phon ad alte temperature, evitare acconciature troppo strette o elastici aggressivi.
- Gestione dello stress: tecniche come yoga, meditazione o attività fisica regolare aiutano a limitare uno dei principali fattori scatenanti della caduta.
I rimedi naturali possono supportare la salute del capello, ma non sostituiscono i trattamenti medici nei casi di perdita importante o legata a patologie. In presenza di caduta persistente è sempre consigliata una valutazione dermatologica.
Come fermare la perdita di capelli?
Se vi trovate in una di queste situazioni, il primo passo è sempre quello di rivolgervi a un medico o a un dermatologo per valutare le cause della perdita di capelli e stabilire la cura più adatta. Parallelamente, è possibile supportare l’organismo con integratori mirati e una dieta fatta di nutrienti come vitamine del gruppo B, zinco, ferro e magnesio che possono contribuire a ristabilire la salute del capello.
Anche l’uso di prodotti professionali specifici rappresenta un valido supporto. Un trattamento che ti consiglio è Numinox, una lozione stimolante che contrasta il DHT – tra le principali cause del diradamento – e favorisce la microcircolazione del cuoio capelluto, garantendo così un miglior nutrimento ai follicoli. La lozione può essere applicata mattina e sera, sia dopo il lavaggio sia nei giorni successivi, con 3-4 spruzzate per applicazione, senza necessità di massaggio. L’utilizzo costante ogni 12 ore aiuta a riattivare la circolazione cutanea e a stimolare la ricrescita.
Io sono Claudio e con il mio team di Salute Capelli da anni ci occupiamo di offrire soluzioni professionali per la cura e la salute della chioma. Puoi trovarci nel nostro shop online oppure puoi contattarci per eventuali dubbi o domande scrivendo alla nostra mail info@salutecapelli.it oppure sull’apposita chat presente sul sito.