Avete mai pensato che dietro ad un rasoio, comune strumento di lavoro per i barbieri, si potesse nascondere un mondo?
Un mondo fatto di storia, di tradizioni, di evoluzioni, progetti e brevetti.
Beh, tanto per iniziare il rasoio non è un oggetto recente. Dalle immagini che vediamo e da quello che si trova ancora nei mercatini, si è portati a pensare che sia uno strumento in uso da fine ‘800, quando i gentiluomini avevano iniziato a fare della bottega del barbiere il loro luogo di incontro preferito.
E invece di lametta e rasoio ne facevano, così pare, già largo uso i primati. Da ricerche archeologiche sembra infatti che alcuni dipinti rupestri ritraggano delle pietre o delle conchiglie prestate all’uso della rasature, dopo essere state modellate attraverso la scheggiatura o la levigatura… l’antenato del rasoio insomma!
Bisogna aspettare però gli ingegnosi Egizi , con l’introduzione di rame e bronzo, per vedere il primo esempio di rasoio come oggi lo intendiamo. Proprio al periodo delle prime dinastie dei Faraoni, infatti, sembrano appartenere dei reperti archeologici di oggetti in metallo apparentemente usati per la rasatura. In particolare sembra essere precursore del rasoio, un oggetto a forma di coltellino dalla punta ricurva, databile intorno al 3000 a.C. , oggi conservato al Museo del Louvre.
Gli Etruschi , un pò più tardi, progettano il rasoio dalla forma lunata, leggermente arcuata che consente di seguire meglio i tratti del volto. Ma è in epoca Romana che il rasoio smette di essere un semplice strumento da lavoro e diventa un oggetto di pregio. A Pompei , infatti, sono stati trovati degli esempi di rasoio eleganti, con le impugnature in osso e in avorio finemente scolpite, che si richiudono nelle sottili lame in ferro.
Il rasoio a serramanico, che siamo abituati a vedere nelle immagini vintage , vede la luce solo nel 1680 ed accompagna il vecchio mestiere del barbiere fino ai giorni nostri, migliorato negli anni per quanto riguarda materiali, affidabilità e resa.
Utilizzato oggi solo dai barbieri che ripropongono la rasatura dei gentlemen di un tempo, è di fatto uno strumento di lavoro di nicchia, che richiede mano ferma e maestria nei movimenti.
Dobbiamo attendere il 1895 per vedere brevettato il primo rasoio monouso, quello delle lamette per intenderci, e addirittura il 1928 per il primo brevetto di rasoio elettrico depositato dallo statunitense Schick.
Il resto è storia del diciannovesimo e ventesimo secolo con evoluzione tecniche e tecnologiche che hanno completamente cambiato il gesto della rasatura.
Di sicuro, sebbene ancora esistente, il rasoio a serramanico resta oggetto da professionisti. Nelle case degli uomini più classici troviamo il rasoio monouso dalle forme ergonomiche e dal sistema di rasatura perfetta , mentre tra i più moderni non possono che spopolare i rasoi elettrici partici e funzionali.
Sarà che noi siamo di parte, ma il fascino del vecchio rito della rasatura , per noi, è insostituibile.
E voi? che tipo di rasoio usate?